Marise Gallo, calabrese d’origine nasce infatti a Fagnano Castello in provincia di Cosenza, da anni vive con la sua famiglia, a Bologna. E’ madre di tre figlie. Al di là del suo ruolo lavorativo, presso il Miur, da sempre coltiva diverse espressioni artistiche, si esprime nel disegno, nella pittura, nella tessitura, nel ricamo e attraverso svariate tecniche manuali.
Passioni ereditate dai genitori: il padre Federico, fine disegnatore, sviluppava carte topografiche per un’azienda privata del nord che forniva l’Istituto Geografico de Agostini di Novara, continuando questa attività in Africa per conto dell’Aereonautica Militare Italiana, successivamente fu attivista nella Scuola d’Arte di Edoardo Barone in Fagnano Castello come insegnante di disegno e scultura sul legno, marmo e ferro battuto. Ebbe il titolo di “Cavaliere del Lavoro”. E dalla madre, Fulvia, Maestra di telaio e ricamatrice di talento.
Diplomata presso l’Istituto Statale D’Arte, con indirizzo Serigrafia su Tessuto, e Arazzo-Tappeto, dove ha ricevuto la Medaglia d’argento dello scultore Edoardo Bruno quale premiazione, 1°posto di Sez., per la realizzazione di un proprio progetto con la tecnica della Serigrafia su Tessuto da cui successivamente ne ha tratto una lirica: “Inquinamento”.
Si iscrisse e frequento per poco una scuola di Teologia in quanto in attesa della secondogenita. Successivamente ha conseguito il Diploma di Laurea di Assistente Sociale.
La sua creatività da sempre si esprime anche attraverso la scrittura poetica, dove con le parole crea atmosfere, suggestioni sospese tra il passato e il presente e da libero sfogo al suo ricco mondo interiore. Scrivere poesie è parte costante della sua esistenza e in esso trova un ottimo alleato di sfogo per il suo animo sensibile. Ha curato, con l’“Associazione Amici di don Lucio” l’organizzazione, il menabò e la redazione di un volume dedicato al loro amico, Don Lucio Bernardinello, monaco sacerdote dell’Ordine dei Benedettini Olivetani presso le Sette Chiese di Bologna, personaggio noto per le sue varie attività e nel mondo del calcio e dello sport, devolvendo il ricavato alla Ricerca per la Fibrosi Cistica e dedicando tale fatica alla nipotina, Vanessa, figlia della primogenita, scomparsa prematuramente.
Il dolore che ha segnato la sua vita ne ha affinato le innate qualità umane e la straordinaria sensibilità.
Le sue liriche e le sue opere hanno ricevuto riconoscimenti e premi, e fanno parte di antologie