Buongiorno a tutti, vi racconto il nostro primo viaggio in Camper. Premetto che non avevo mai guidato un camper, sono sempre stato abituato al servosterzo della mia macchina e non sapevo cosa volesse dire guidare un veicolo con trazione posteriore gemellato. Un altra premessa, mia moglie odia tutto quello che non è hotel, spa e ville resort. Già averla convinta a salire è stato più difficile che comprarlo. Un altra premessa, abbiamo due bambini uno di otto e una di tre che pensa di avere 15 anni, ah e un gatto, che non è mai uscito di casa. Inizio a raccontarvi la nostra avventura. Carico da buon neofita tutta l officina tra attrezzi, brugole, trapani, martelli pneumatici, taniche e tutto quello che serve per un camper, comprato dopo aver visto oltre sei mesi di tutorial e video su YouTube. Mia moglie nel frattempo riempie ogni spazio del camper con tutto quello che avevamo in casa oltre alle tantissime altre cose comprate. I bimbi di conseguenza portano con sé tutti i giochi che avevano in casa anche quelli che non hanno mai usato. La gatta, porta la sua pappa la cassetta per i bisogni e il trasportino. Insomma siamo stati tre giorni solo per caricare il camper. Era talmente pesante che non importava mettere la scaletta per salire. Partiamo con tutti i serbatoi stracolmi ed entriamo in autostrada. Il nostro Ford transit 1900 aspirato non riesce ad arrivare ai 60 km orari. Dietro di noi una coda di circa un km. È notte i camionisti ci suonano e ci sorpassano a grande velocità, il mezzo sembra sbandare, mia moglie urla i bambini guardano la TV, il gatto sì attacca alle tende nuove, mia moglie urla, chiama mia mamma per sapere se il viaggio sta andando bene ma nel frattempo sto cercando di fare spazio ai camionisti che hanno fretta e ce lo Fanno capire con i loro clacson. Mia moglie urla ai bambini di abbassare il volume della TV. Il gatto sì attacca alla tappezzeria della dinette, mia moglie urla, i camionisti suonano, i bimbi cantano mia mamma che vuole sapere se siamo partiti,il navigatore mi parla… Dopo 6 km mi fermo al primo autogrill e decido solennemente di rivendere il camper, mi tremano le gambe, il gatto vede muovere e si attacca ai pantaloni, allora urlo, mia moglie mi sente urlare ed urla anche lei. Perché urli? Non lo so urlavi tu e mi ero spaventata. Ma siamo all autogrill che problema c è? Alla fine facendo due conti ho realizzato che avrei fatto 60km ogni ora e per arrivare a destinazione ci avremmo messo 6 giorni. Decidiamo di cambiare destinazione e di fermarci a pochi km da lì e portiamo i bimbi in un altro parco giochi invece di quello per il quale eravamo partiti. Potevamo venirci a piedi dice mia moglie, è il parco giochi dove lì portiamo tutte le domeniche con la macchina. Ma vuoi mettere amore che abbiamo il bagno dietro amore? E anche la cucina. Io non cucinerò mai te l ho detto fin dall’ inizio. Ah già è vero me lo avevi detto. Allora scendo dal camper apro la bombola entro nel camper e metto su l’acqua per la pasta. Che fai mi dice mia moglie? Cucino io. Ma cosa cucini che io e i bimbi andiamo a mangiare all’autogrill. Guardo la gatta, lei mi guarda e mi ricordo di darle da mangiare. Dentro la mia testa un neurone continua a ripetermi “market Place market Place”. Vendi il camper e comprati 4 monopattini elettrici! Ma no voglio andare avanti, è sempre stato il mio sogno e voglio provarci. Con tanta pazienza riparto, le gambe mi tremano ancora ma scopro che è la leva del cambio che mi batte sul ginocchio. Arrivo in un parcheggio, conosco dei camperisti esperti e ci mettiamo a parlare. Il giorno dopo mi sveglio sicuro, pieno di voglia di ripartire. Siamo arrivati a destinazione dopo solo 3 ore, parcheggio il camper e capisco che sono felice, per tutto il viaggio non ho ho sentito volare una mosca, tutto è andato liscio. Apro la porta del camper e dico a tutti, venite a vedere dove siamo! Non c’era nessuno, me li ero scordati all’autogrill.