– per alcuni sono Ileana…
– per altri, Elena
– per altri, “una poetessa”
– per altri, “la ragazza col cane nero”
– per altri, semplicemente “quella strana”
– per altri (ancor più banalmente), “la romena”…
…ma se “chi sono” – devo dirlo io, allora:
… sono ancora la ragazzina, che
un giorno piovoso e freddo di fine ottobre, parlando col suo Daimon promise, prima, a se stessa, poi a lui, che appena cresciuta sarebbe stata lei a scrivere le poesie più belle di sempre…
… non ricordo quanti anni avevo!
… ricordo che, un po’ perché ero troppo piccola, un po’ perché ero troppo pigra, facevo fatica a scrivere e ancor di più a leggere…
… e ricordo che la mia testolina era diventata il delta di quattro versi di Eminescu: “sulla notte incantata si leva fiera la luna tutto è sogno e armonia buona notte”…
… mi assillavano!
… come gli incantesimi!
Dovevo scrivere anch’io incantesimi!
… non so se i miei versi sono “incantati” o “disincantati”!
So che ogni volta che metto insieme le parole, mi prendo cura di ogni piccolo pensiero che i miei versi possano trasudare, e poi incidere!
…in fondo, non si sa mai in quale angolo di stanza, da quale bambino alle prese col suo Daimon, possano arrivare!